E non stancarti mai.

|| Queste frasi d’amore che tanto si ripetono
non sono mai le stesse.
Hanno lo stesso suono tutte quante,
ma ha ciascuna una vita
vergine e sola, se riesci a coglierla.
E non stancarti mai
di ripetere le parole uguali:
proverai l’emozione che sente l’anima
quando vede spuntar la prima stella
e poi, come la notte avanza, la vede
ripetersi in altre stelle,
con diversi riflessi e un’unica anima.
Così al ripeter questa
frase d’amore stelle
infinite nel petto ti s’ accendono:
presta a tutte la luce lo stesso sole,
lontano sole che verrà domani
quando saran cessate stelle e parole. ||

di Pedro Salinas

dipinto di Ivan Koulakov

dipinto di Ivan Koulakov

Il vento gioca trai tuoi capelli.

|| Quando l’onda incontra il cielo all’infinito
Nasce il vento che gioca tra i tuoi capelli,
cambia il tuo viso come in una foto sbiadita
al profumo dei fiori di una primavera ,
anni passati e contati come giorni
da un calendario immaginario.
Sulla spiaggia di noi,
orme e ombre come sconosciuti,
Il vento gioca trai tuoi capelli,
ti accarezzo dolcemente
come onde leggere
le tue rughe ti fanno più bella.
Gridano i gabbiani,
il sole alle tue spalle mi fa chiudere gli occhi,
un brivido mi assale
come un mare in tempesta
rompe gli ormeggi. rovescia le barche
affonda le reti , poi…
Finita la burrasca,
l’onda accarezza la spiaggia
come a scusarsi di una pazzia umana.
A terra una stella marina caduta
Senza più anima dallo specchio del cielo.
Mi assale la paura di non avere più tempo…
Di non averti detto tutto ciò che ho dentro
Di non averti amato tanto,
di non aver parlato, raccontato, capito,
forse è qui il luogo dove riempiono il tempo le clessidre?
Il vento gioca tra i tuoi capelli,
il vento non ascolta i miei pensieri
i gabbiani continuano a gridare
come se reclamassero il loro posto,
Lontane due vele bianche
come l’anima di bambino,
vorrei fermare il tempo
fermare l’onda,
come un quadro disegnare dentro.
Lasciare tutto così nel tempo,
posare la mia anima in fondo al mare
e nelle notti di luna
guardare la bianca scia
che accompagna i pescatori
al canto di sirene che non ci sono,
il sole piano scende alle tue spalle
il mare poco più scuro,
tu mi domandi… cosa pensi?…
al vento tra i tuoi capelli. ||

“Il vento tra i tuoi capelli”, poesia presa dal sito: http://www.aldamerini.it/

dipinto di Renato Guttuso Profilo di Giovane Donna con Capelli al Vento 1945

dipinto di Renato Guttuso, “Profilo di Giovane Donna con Capelli al Vento” (1945)

Quando ero una ragazza sola.

|| Mille porte fa,
quando ero una ragazza sola
in una grande casa con quattro
garage, una notte d’estate
se ricordo bene,
ero stesa sul prato e sotto di me, increspato,
il trifoglio, e sopra, distese, le stelle,
la finestra di mia madre un imbuto
che incanalava luminoso calore,
e la finestra di mio padre semichiusa,
un occhio da cui passa chi dorme,
e le assi della casa
erano bianche e lisce come cera
e milioni di foglie sbattevano,
come vele sui loro strani gambi
e i grilli ticchettavano tutti insieme
e io, nel mio corpo nuovo fiammante,
non ancora di donna,
facevo domande alle stelle
e pensavo che Dio vedesse veramente
calore luce dipinta e gomiti
ginocchia sogni buonanotte. ||

di Anne Sexton

dipinto di AAron Wiesenfeld

dipinto di AAron Wiesenfeld

Mi chiedi parole.

|| Mi chiedi parole. Ma il tempo
precipita come un masso sulla mia anima
che vuole certezze, e più non ha sillabe
da offrire se non quelle silenziose
del sangue legate al tuo nome,
o mia vita, mio amore senza fine. ||

di Salvatore Quasimodo

fotografia dall' archivio Alinari

fotografia dall’ archivio Alinari

Non innamorarti di persone come me.

“Non innamorarti
di persone come me.
Ti porterò ai musei,
parchi e monumenti
e ti bacerò
in ogni posto bellissimo,
in modo che
quando poi bacerai qualcun altro
il gusto di quei baci
sarà quello di una ferita.
Io ti distruggerò
nel modo più bello possibile.
E quando ti lascerò,
potrai finalmente capire
perché le tempeste
portano il nome delle persone.”

Caitlyn Siehl

dipinto  di Otto Muller, "Coppia di amanti" (1919)

dipinto di Otto Muller, “Coppia di amanti” (1919)

Halie Loren, “Perhaps, Perhaps, Perhaps”

“Estás perdiendo el tiempo,
Pensando, pensando,
Por lo que más tú quieras,
Hasta cuando, hasta cuando.”